Un angolo di bellezza ed eleganza a Cortina: Claudio Zanettin, una vita fra cose belle, ricordi e incontri importanti.

Nel mio gironzolare per Cortina, alla ricerca di qualcosa di particolare, mi  imbatto casualmente in un negozio, “La Ruotellina” leggermente defilato dal corso principale, la cui vetrina mi strega all’istante.

Una galleria di fotografie con personaggi famosi in vacanza a Cortina, fra preziosi gioielli vintage e opere d’arte: nello spazio di un metro o poco più, una parte di storia di questa cittadina, che, come ho già scritto, corre veloce e rischia di perdere la sua autenticità. Chi detiene lo scrigno della memoria di un luogo? Sicuramente chi ha contribuito anche con la propria attività e questo negozio, romantico, accogliente, fa parte di quello che comunemente si dice “storico”, per cui  con la mia solita faccia tosta, entro nel mondo di un gentile signore, fine, naturalmente elegante, Claudio Zanettin, cortinese doc.

Una semplice visita che parte con la classica frase “Vorrei dare una occhiata”, si trasforma in una lunga chiacchierata, con la scoperta di tante cose interessanti in un’atmosfera magica, in cui il tempo si è fermato. Un tempo in cui Cortina era anche frequentata da un turismo colto, che non solo apprezzava la parte naturalistica e passaggistica ma anche l’arte, le cose veramente belle, la non ostentazione  della firma a tutti i costi.

Claudio, inizia la sua attività di antiquario nei primi anni 70 con una galleria “La Ruota”: esperto d’arte tirolese, i suoi interessi si rivolgono anche verso la gioielleria contemporanea, l’art Nouveau e Deco, la moda, intesa come alto artigianato. Il suo negozio diventa un punto di riferimento per la clientela altolocata di Cortina e nel giro di qualche anno, apre altre due gallerie a Porto Rotondo e a Milano.

I suoi locali non sono solo gallerie, ma anche luoghi di incontro, vengono realizzate mostre di grande successo: una delle più recenti, la mostra dedicata alla grande Roberta di Camerino, al secolo Giuliana Coen che a Cortina, proprio dove oggi si trova la galleria, aveva aperto la prima boutique.

“Veneziamo Cortina” è un omaggio alla grande stilista veneziana, ideatrice delle famose “Bagonghi” ancora oggi visibili nella galleria, piccolo capolavori di un artigianato quasi introvabile, realizzate con il famoso velluto di seta Bevilacqua,  l’immancabile R stilizzata, ma non solo, vi sono anche altri esemplari unici, in materiali come il cordoncino di cotone o il canneté sempre di cotone intrecciato con perline di vetro.

Tanti successi, come si può evincere anche dal sito https://www.claudiozanettin.com/, ma anche alcuni momenti bui, determinati dalla malattia: Claudio non fa alcun mistero del suo orientamento sessuale, da sempre e con altrettanta onestà parla della sua sieropositività, una battaglia che è iniziata nel 1993 e che ha combattuto con grande dignità. La sua sensibilità e l’esperienza personale  hanno accentuato il suo desiderio di aiutare la ricerca per l’AIDS, nella nostra chiacchierata, davanti ad una tazza di tè e ai dolcetti. tira fuori dal cassetto un progetto, datato 2018, “LGBT patchwork for Aids Research”, come dice la parola stessa, un insieme di tessuti, cuciti fra loro, in modo simbolico, in una delle più belle zone di Cortina, i prati di Pezié de Parú, un incontro di persone ed esperienze per una grande raccolta fondi. Fra gli ospiti che avrebbe voluto invitare, Elton John, uno dei svariati incontri magici della sua vita. In un angolo del suo negozio, vi è una zona dedicata a lui :”L’ho conosciuto tramite Gianni Versace – dice – poi un giorno, arriva con David nel mio negozio a Porto Rotondo e mi compra tutto, ma proprio tutto. Grandissimo intenditore d’arte, amante delle cose belle e di qualità, mi aveva consigliato di aprire anche a Londra, diceva che ero sprecato per rimanere in Sardegna. Non ho seguito il suo consiglio – prosegue – sono successe tante cose nella mia vita, a volte penso, chissà se lo avessi fatto “.

Un articolo come questo, non basta per raccontare la storia di quest’uomo straordinario e visionario, che ha vissuto il suo tempo pienamente e ha dato valore a Cortina nel mondo: le testimonianze di amicizia e di stima che si trovano fra gli scaffali e le teche sono tantissime, sono frutto di anni di lavoro, di passione, d’amore per ciò che si fa.

“Le mie” ruotelline” non si fermano mai – dice – non c’è riuscita la malattia, o il lungo periodo del coma, gli ostacoli che la vita mi ha posto davanti. Qui dentro c’è tutta la mia vita, il mio lavoro è la mia vita, la mia casa”.

Caro Claudio, sei stato intervistato da giornali famosi, da penne conosciute : questo è il mio piccolo regalo per te, sono diventata più ricca, conoscendoti.

Grazie, Dony♥️

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